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Lunedì, 06 Maggio 2024 12:36

Ipertensione? Teniamola controllata_Azione

Medicina 
 
Un sano stile di vita contribuisce a mantenere la pressione arteriosa nella normalità
 
Secondo la Fondazione svizzera di cardiologia, nel nostro Paese sono in molti ad avere la pressione arterio sa troppo alta; stando alle statistiche circa il 30% della popolazione, pari a oltre un milione e mezzo di persone. Più in generale, in Occidente, la stati stica si sbilancia appesantendo la par te degli uomini, con una percentuale che si aggira al 33% contro il 31% del le donne. Tra questi, il 19% degli uo mini e il 14% delle donne si trovano in una grave situazione di ipertensio ne. Problema di cui «spesso non ci si accorge: non causa disturbi e ciono nostante può avere effetti fatali. Non a caso si dice che sia un “killer silen zioso” che fa sempre più vittime». A parlare è il dottor Franco Denti, me dico di famiglia, oltre che presiden te dell’Ordine dei Medici del canton Ticino, che prosegue spiegando come funziona la circolazione sanguigna per rapporto alla pressione necessaria a permettere al sangue di circolare in tutto il corpo: «Ogni battito cardiaco provoca una cosiddetta onda di pres sione che viene trasmessa alle arterie. La sua regolazione è data dall’intera zione fra diametro delle arterie, forza del cuore e volume del sangue». La condizione di ipertensione è caratterizzata dall’elevata pressione del sangue nelle arterie, che è deter minata dalla quantità che viene pom pata dal cuore e dalla resistenza delle arterie al suo flusso: «Se la pressio ne arteriosa è di 140 su 90 millime tri di mercurio (mmHg) o superiore, si parla di ipertensione arteriosa che è un importante fattore di rischio nor malmente non avvertito dal paziente, come già anticipato; ecco perché cir ca un terzo degli ipertesi non sa di es serlo, e questa è una caratteristica che rende l’ipertensione una condizione rischiosa che potrebbe portare a pa tologie cardiovascolari anche gravi come ictus, angina o infarto». Importante è pure la differenza di pressione arteriosa tra la massima e la minima (pressione arteriosa differen ziale) che, quando è maggiore di 70 mmHg, può diventare di per sé un al tro fattore di rischio. La pressione ar teriosa ottimale è 120 su 80 mmHg. Secondo il medico «in generale le persone che soffrono maggiormente di ipertensione sono quelle a partire da un’età media e avanzata, e le donne in menopausa (a causa della diminu zione degli estrogeni che fungevano da fattore protettivo). Quest’ultima, può pure determinare un disturbo funzionale della tiroide (altra causa di ipertensione)». A questo punto, bisogna distin guere la cosiddetta ipertensione pri maria (di cui soffre circa il 90% di co loro che hanno la pressione alta) da quella secondaria: «Nella forma pri maria non si possono identificare cause dirette e si manifesta più fre quentemente con l’aumento dell’età». L’ipertensione secondaria colpisce in vece il restante 10%: «In questo caso, è il risultato di una malattia, di alcune sostanze o di altri fattori scatenanti».
 
Bisogna distinguere l’ipertensione primaria (di cui soffre circa il 90% di chi ha la pressione alta) da quella secondaria
 
I fattori predisponenti per la pressio ne alta sono facilmente individuabili, e il medico di famiglia gioca un ruolo chiave e di «alleato», in quanto cono sce molto bene il proprio paziente e detiene gli elementi per un’anamnesi accuratissima che ne permette la con testualizzazione: «Nella storia del pa ziente, è doveroso tenere conto della famigliarità, di età, sovrappeso, fu mo, alcol, diabete (che danneggiano l’elasticità dei vasi sanguigni), eccesso di sale negli alimenti, stress e seden tarietà (bastano 150 minuti alla set timana di attività fisica costante per mantenere attivo l’organismo e bassi i valori pressori)». Il dottor Denti rende pure attenti sul fatto che ci sono poi sostanze in grado di aumentare la pressione arte riosa, come la liquirizia, gli spray na za di colpo, e il polso risulta accelerato, significa che c’è un problema che po trò discutere col medico, il quale, con l’aiuto del diario di misurazioni, potrà valutare la situazione. La pressione ar teriosa si misura da seduti, meglio con un manicotto al braccio e senza incro ciare le gambe e per tre volte di segui to, tenendo il terzo parametro come quello più preciso». sali, il cortisone e la pillola anticon cezionale. A ogni modo, il medico saprà considerare anche alcuni sinto mi che, quando si manifestano, sono riconducibili a: «Mal di testa frequen te, palpitazioni, battito del polso ac celerato, aumento del peso corporeo non giustificato ma determinato da un aumento di ritenzione dei liquidi, e ancora: vertigini, sangue dal naso, ronzio nelle orecchie». I segni di un danno d’organo già avvenuto sono invece così riconosci bili: «Respiro corto, dolore e tensio ne toracica (ndr: angina pectoris), di sturbi visivi o sensoriali, fino a infarto o ictus, come abbiamo già indicato». Prevenire tutto questo si può, a parti re dallo stile di vita sano: «Movimen to regolare, dieta sana a base di frut ta e verdura (ma anche 5 gr al giorno di cioccolato fondente), mantenere un peso corporeo normale, imparare a gestire lo stress e dormire bene con un sonno regolare e sufficiente. E non dimenticare di misurare la pressione almeno una volta ogni 15 giorni se si è in buona salute». Il nostro interlocutore sottolinea quest’ultimo aspetto: «È importante imparare a misurare la pressione an che a domicilio, secondo le proprie condizioni, da una volta al mese fino a una a settimana, se necessario: se si al Nel caso di registrazioni fuori nor ma, occorrerà dunque capire da cosa sia determinata l’ipertensione, per poi procedere al suo trattamento: «Nella valutazione di un paziente con sospet ta ipertensione, secondo le linee gui da dovrei procedere a effettuare diversi esami, a partire dalla raccolta delle uri ne delle 24 ore, misurazione pressoria continua sempre per 24 ore, controllo di alcune funzioni interne come quella renale, tiroidea, della glicemia, bilan cio ematologico, elettrocardiogram ma per valutare i disturbi del ritmo. Vi sono inoltre altri possibili esami an cora più specifici come l’eco-doppler alle arterie renali. Ma un depistaggio completo non è sempre necessario e potrebbe causare un notevole dispiego di energie e relativi costi». A questo punto, subentra la figu ra chiave del medico di famiglia: «Egli conosce il suo paziente e avrà un ap proccio più pragmatico e meno inve Freepik.com stigativo, a partire dall’anamnesi (ndr: storia clinica del paziente) molto ac curata e supportata da un attento esa me clinico e dalla sua profonda rela zione con il paziente. Allora, il medico di famiglia proporrà, in prima battu ta, una terapia farmacologica con far maci antipertensivi, e se a quel punto non si trovasse una risoluzione, opte rebbe per procedere con indagini più specifiche e/o un approfondimento cardiologico». Denti indica un procedere adat to per quei pazienti «in buone con dizioni generali, che presentano so lo un’ipertensione primaria e che non hanno una storia di famigliarità. Chi invece ha pregressi in famiglia meri ta controlli più ravvicinati, sempre concordati con il proprio medico». Il trattamento adeguato e precoce della pressione alta è essenziale per preveni re danni agli organi interni e malattie secondarie come infarti e ictus: «L’o biettivo è quello di ridurre i valori a un livello inferiore a 140 / 90 a riposo. Per questo, di norma i farmaci antiperten sivi dovrebbero essere usati solo al di sopra di questa soglia». Senza dimenticare, giova sempre ribadirlo, le linee guida europee che indicano lo stile di vita sano come la migliore prevenzione per ogni malat tia del sistema cardiovascolare.